21/04/13

Napolitano è il problema non la soluzione

I ministri dei temporali (in un tripudio di tromboni) hanno proclamato che il novantenne Giorgio Napolitano è la persona giusta per tirarci fuori dai guai. Oggi gli editoriali di Repubblica, Corriere e tutti i quotidiani nazionali si iscrivono al pensiero unico che ci hanno gabellato in questi anni.

Il trombone-trombato Bersani piange di gioia: immagino sia questo il rinnovamento di cui si è riempito la bocca in queste ultime settimane.

Questa volta il pensiero unico assume la forma dell'unanimismo verso il peggior presidente della Repubblica che abbiamo mai avuto, domani assumerà la forma del governissimo (che è come loro chiamano l'incestuoso inciucio PD-PDL-SC).

Già. Peggior presidente della Repubblica che si ricordi perchè, a differennza di altri che si sono limitati ad essere arbitri mediocri, Napolitano non solo ha iniziato a fare le formazioni e ad allenare le squadre, ma addirittura è entrate in campo ed ha tirato qualche rigore decisivo. Rigori che hanno contribuito ad affossare il paese contribuendo a ridurci nello stato comatoso in cui ci ritroviamo. Vogliamo dirlo con estrema chiarezza: Napolitano, insieme a Berlusconi, è il massimo responsabile dello sfacelo in cui l'Italia si trova.

Ripercorriamo insieme i disastri di questa sciagura nazionale (ricordiamoci che è anche uno degli autori della legge Turco-Napolitano con cui venivano istituiti quei simil-lager che erano i CPT, strutture bocciate anche in sede europea per violazione dei diritti umani):

- nel settembre 2006 firma senza batter ciglio il decreto Mastella con cui viene disposta la distruzione delle intercettazioni illegali Telecom, decisione dichiarata poi parzialmente illegittima dalla Corte Costituzionale

- per tutta la durata del II Governo Prodi, in tutti i dibattiti più delicati sui temi etici assume posizioni bacchettone e retrive, sempre allineate a quelle della chiesa e del centro-destra (es: testamento biologico)

- stomachevole l'atteggiamento avuto sul caso di Eluana Englaro quando con una lettera al governo fa sapere che non avrebbe firmato il decreto legge, dando tempo all'esecutivo di organizzarsi e poter presentare notte-tempo una disegno di legge identico che la sera stessa il nostro eroe autorizza a presentare alle Camere

- altro capolavoro è l'aver indotto petulantemente il governo Prodi a varare quello sciagurato indulto che libererà 30mila carcerati, infilando dentro anche moltissimi reati da "colletti bianchi" (corruzione e concussione)

- Napolitano è stato il presidente più guerrafondaio dai tempi della buonanima: grazie al suo interventismo, l'Italia è trascinata in innumerevoli missioni di "pace" armata: Iraq, Afghanistan, Libia, Libano affermandosi come uomo d'ordine degli States nel blocco occidentale

- promulga immediatamente il Lodo Alfano nonostante la sua palese incostituzionalità, come verrà accertato dalla Corte Costituzionale, ma come anche Beppe Grillo aveva evidenziato ponendogli 5 domande sulla questione

- altrettanta velocità nel promulgare il cosiddetto Scudo fiscale, una legge accusata da vari economisti di essere un mezzo per riciclare legalmente denaro sporco

- qualche settimana prima delle Regionali del 2010, a seguito dell'esclusione delle liste PDL in Lazio e Lombardia Napolitano ha firmato nottetempo il decreto legge del governo per la riammissione delle liste escluse; la magistratura appurerà poi che le liste in Lombardia erano illegali per falsificazione delle firme

- nell'aprile del 2010 Napolitano ha promulgato con la propria firma la legge sul legittimo impedimento del capo del governo e dei ministri, mentre i pubblici ministeri di Milano si sono detti pronti a ricorrere alla Consulta per sollevare eccezione di incostituzionalità, ottenendo ragione nel gennaio 2011 quando la corte ha ritenuto la legge in parte incostituzionale

- e sinteticamente, per non annoiarvi: la legge salva-Pollari, la norma che ha raddoppiato l'IVA a Sky, maggiore competitor del satrapo brianzolo, ecc. ecc.

Ma dove il nostro ineffabile "servitore" dello Stato ha fatto i danni più devastanti è nella gestione delle varie crisi. Nel novembre 2010 rimandò di 1 mese la mozione di sfiducia al governo Berlusconi IV, dandogli tempo di comprare uno ad uno i deputati che gli mancavano per ottenere la maggioranza (i vari Scilipoti, Razzi, Calearo e simili). Se avesse consentito la votazione l'era Berlusconi poteva terminare già 2 anni fa, sopratutto se poi fossimo andati alle elezioni immediatamente.

Il salvataggio si ripetè immancabilmente l'anno dopo, nel Novembre 2011 quando tirò fuori dal cilindro lo sciagurato governo Monti, ancora una volta impedendo di andare alle urne e dando 1 anno e passa di tempo al disastrato centro-destra di rifarsi una verginità e di addossare tutti i suoi disastri al governo dei tecnici, che comunque ne aveva aggiunto di propri.

Sino a giungere alla sconcertante gestione del post-elezioni 2013, quando si è prodotto nel semi-incarico a Bersani e si è inventato quella farsa dei 10 saggi (Quagliarello, Violante, capite, saggi!) che hanno tirato fuori come programma di governo le cose che tutti gli italiani dicono da decenni e che gli stessi non sono riusciti a realizzare in decenni di governo.

Dulcis in fundo: quasi tutti i commentatori politici commentano che Napolitano ha cambiato il ruolo della Presidenza della Repubblica, spostandolo decisamente verso il presidenzialismo, cosa che per poter fare occorre un cambio della Costituzione. E quindi implicitamente ammettendo che Napolitano l'ha violata.

Piccolo particolare: il tradimento della Costituzione è praticamente l'unico motivo per cui è possibile chiedere l'impeachment del capo dello stato. Ed i nostri parlamentari che fanno? Non solo non ne chiedono l'impeachment ma addirittura lo eleggono per la seconda volta.

Dei geni.

19/04/13

Bersani 5 Stelle

Bravo Bersani, bella mossa.
Se esistesse, dovremmo dargli la Cittadinanza Cinque Stelle onoraria.

Ha fatto una non-campagna elettorale. Ha non-vinto le elezioni. Ha non-formato un governo. Ora rischia di non-eleggere un Presidente della Repubblica. O addirittura, di eleggere un non-presidente. E potrebbe concludere questa performance strabiliante decidendosi a diventare un non-segretario.

Ormai dal M5S il PD sta copiando tutto. Dopo aver ironizzato sul non-statuto, sul non-leader e sulle provocazioni della retorica del 'non' del nostro movimento, i piddini constatano che mentre il non-partito vota compatto per Rodotà, il partito monolite è diviso in mille rivoli.

E che nessuno si azzardi a ventilare l'idea che questa frammentazione indichi che tra i "democratici" ci sia più "democrazia" perchè a consultare la base ci ha pensato il M5S e non il PD. Che non ha consultato neanche i suoi parlamentari.

E non si azzardino neanche ad argomentare che le consultazioni del nostro Movimento per esprimere il nostro candidato siano state fatte da una elite. Le consultazioni per esprimere il loro candidato sono state fatte da una sola persona: Berlusconi.

Ciò che non comprendono i partiti tradizionali (e parte dei loro elettori) è che questi sono divenuti ormai la negazione di loro stessi e che i loro meccanismi decisionali consentono posizioni così antitetiche tra base e dirigenza.

Conosciamo personalmente centinaia di elettori del PD. Ma ieri non abbiamo trovato nessuno che appoggiasse la scelta di Marini come candidato alla presidenza della Repubblica. A parte forse i (numerosi) cognati di Fassina.... E qualche residuato bellico per cui la linea del partito non si discute.

Beh, si sta verificando l'ennesima profezia di Moretti. No, non la saccente ed antipaticissima Alessandra, portavoce del cittadino onorario Bersani. Ma Nanni, il regista che prima ancora delle profezie del Caimano e di Habemus Papa, ne aveva fatta un'altra, strepitosa, in Piazza Navona nel lontano 2002.

Rivolto alla "burocratia" piddina alle sue spalle rivolse le profetiche parole: con questa classe dirigente non vinceremo mai. Ma, se potete, gustatevi l'intero video: sono solo 4 minuti e sono uno spettacolo.


Certo, qualcuno di quelle facce si è suicidato politicamente (Rutelli, Bertinotti) ma la gran parte sono ancora lì, incluso quel Marini che vorrebbero rifilarci come Presidente della Repubblica e che nel 1998 tramò con Bafffetto D'Alema per far cadere il primo governo di (quasi) Sinistra del nostro paese guidato da Romano Prodi.

...e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile...

17/04/13

Benvenuti

Oggi nasce il blog degli attivisti del Movimento 5 Stelle del magentino.

Poche parole per un benvenuto a tutti coloro che passeranno di qui e, sopratutto, a quelli che vorranno fermarsi.

Alle prossime.